23 marzo 2008

Buona Pasqua!

21 marzo 2008

Pace



Questo simbolo compie cinquant'anni...

Ma non si sente realizzato!

16 marzo 2008

Fate "Ciao!" a George W. Bush...

Che lo amiate oppure no, potete inviare un video messaggio di saluto a Bush quando, nel Gennaio 2009, lascerà la Casa Bianca.

L'indirizzo cui inviarli è: http://farewellmrpresident.com/beta

11 marzo 2008

Sempre boia è...


Eusebia (Bice Valori) - Rugantino (Atto 1°)

8 marzo 2008

8 Marzo


L'8 marzo non è "la festa delle donne", è "la giornata di lotta" delle donne. Nel 1908 in una fabbrica americana dove lavoravano solo donne, queste proclamarono uno sciopero e occuparono la fabbrica. Il padrone la sera chiuse a chiave i cancelli e per cause ignote, durante la notte, si sviluppò un incendio. 139 operaie sono morte arse vive.

Per ricordare questo tragico fatto, nel 1910 le compagne del Congresso internazionale delle donne socialiste hanno indetto l'8 marzo "giornata internazionale di lotta della donna". (Maria Rollero)




Ricordatevi di noi
siamo morte in una fabbrica
sfruttate sul lavoro
sfruttate a casa e fuori

Ricordatevi di noi
siamo morte ma non per sempre
noi vivremo eternamente
sinchè durerà la lotta

Siamo state assassinate
per avere scioperato
voi dovete vendicarci
vendicarci col lottare
vendicarci col creare

Creare un mondo nuovo
un mondo di giustizia
un mondo di uguaglianza
un mondo di libertà

Ricordatevi di Adele
l'hanno presto incarcerata
per avere contestato
per avere militato

L'hanno messa in una cella
una cella isolata
per paura che parlasse
con chi vuol sapere le cose

Saper di un mondo nuovo
un mondo di giustizia
un mondo di uguaglianza
un mondo di libertà

5 marzo 2008

ZIO PINO






Dalle nostre parti, dalle nostre parti quando si vuole bene ad una persona, ma bene veramente, la si chiama Zio, Don, quando gli vuoi bene in maniera particolare e gli porti un rispetto enorme, Padrino. In siciliano, Parrì. A noi è capitato di volere molto bene a una persona e anche se non era un parente per noi era u Zio Pino. Zio pino era una persona normale, non era né alto né basso, né bello né brutto, aveva le orecchie a sventola, le mani enormi, però aveva un sorriso, ma un sorriso di quelli che rideva sempre, sempre, anche quando non c’era niente da ridere lui rideva. Tanto che noi glielo dicevamo ‘Zio Pino, ma che minchia ci ridi?’. Zio Pino non beveva, non fumava, non bestemmiava, non diceva le parolacce, però aveva un difetto enorme, amava. Amava troppo. Zio Pino era un professionista dell’amore. Non aveva mogli ma amava quelle degli altri… non aveva figli, ma tutti sapevano che ce n’erano un sacco sparsi per la città. Insomma Zio Pino era malato d’amore. E col tempo si era aggravato, più amava e più voleva amare. Da questo punto di vista era diventato inaffidabile. Ma la cosa incredibile è che più era inaffidabile più veniva amato da tutti. Pensate che addirittura i mariti andavano da lui e gli dicevano ‘io devo partire, a casa mia non c’è nessuno, potrebbe venire ad amare un poco mia moglie?’ e lui entrava con la scusa della moglie e piano piano, sorridendo, amava tutta la famiglia. Noi glielo dicevamo ‘Zio Pino, si dia una calmata con tutto questo amore, perché sennò a lei finisce male’ ma lui niente, era cocciuto. Zio Pino era un amatore cronico. Era un amante dell’amore. Amava amare. Era un amante amatore innamorato dell’amore. Zio Pino, quando noi gli dicevamo di amare meno, lui ci rispondeva ‘picciotti, ma ci sono così tanti tipi di amore al mondo che non sapendo quale scegliere li ho presi tutti, l’amore per i padri, per le madri, per i figli, per i fratelli, per le sorelle, per se stesso’. Zio Pino, come si suol dire dalle nostre parti, era di tutt’altra pasta, Zio Pino era amante, ma amato da tutti. E ce ne siamo resi conto al suo funerale. Minchia quanta gente… minchia funerale… minchia pianti… meraviglioso, eccezionale… funerale bellissimo, a parte qualcuno che era li solo per il piacere di farsi vedere. C’era si un sacco di gente perché Zio Pino era amato da tutti, ma c’era un sacco di gente anche per il modo in cui Zio Pino se n’è andato. Perché quando una persona muore di vecchiaia piano piano ci si abitua all’idea. Quando uno muore di malattia anche li purtroppo piano piano ci si abitua pure. Ma quando uno muore com’è morto Zio Pino non ti dai pace. Sta rientrando a casa Zio Pino, è già davanti al suo portone, ha addirittura infilato la chiave. Un tizio a volto scoperto e con una pistola, si avvicina e dice ‘Parrì, questa è una rapina’. Zio Pino sorride, lo ama e risponde ‘me l’aspettavo’ e si gira di nuovo verso il portone. Il tizio con la pistola, signori, punta alla nuca e preme il grilletto. Il grilletto provoca la combustione delle polveri che generano il gas e consentono al proiettile di fuoriuscire. Il proiettile si muove nello spazio secondo una linea parabolica che comincia dalla bocca della pistola e termina al suolo, ma dopo centinaia centinaia centinaia e centinaia di metri. Ma se tu hai il culo di trovarti nel mezzo… A quel punto Padre Pino Puglisi cade a terra. In un attimo la notizia fa il giro di brancaccio. Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle, tutti accorrono increduli. Non era mai successo, un prete morto perché predicando l’amore stava disturbando la mafia. Ma pure lui, sapendo che aveva tutta questa passione per l’amore, se ne andava in giro a nuca scoperta. E dire che noi gliel’avevamo detto ‘Zio Pino con tutto questo amore si dia una calmata altrimenti a lei finisce male’. Ma lui era cocciuto. Molti dicono che lui sia morto e che noi dobbiamo elaborare il famoso lutto. Ma noi che lo conoscevamo bene, sappiamo che non si tratta di morte, ma di parto. Perché si può nascere in tanti modi… c’è un parto cesareo, quello naturale, quello in acqua e poi c’è un parto per uccisione. E noi che in vita non avevamo capito mai cosa provasse Zio Pino quando amava, adesso ci ritroviamo contagiati ad amare persino quel tizio con la pistola che poveretto, poveretto, senza saperlo, lo ha fatto nascere. Perché c’è un parto cesareo, quello naturale, quello in acqua e poi ce n’è uno per uccisione…

2 marzo 2008

Ho imparato...

  • Che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana.
  • Che quando sei innamorato, si vede.
  • Che appena una persona mi dice: "Mi hai reso felice!", mi rende felice.
  • Che avere un bambino addormentato fra le braccia è una delle cose del mondo che più rendono sereni.
  • Che essere gentili è più importante dell'aver ragione.
  • Che non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino.
  • Che posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo.
  • Che non importa quanto la vita richieda che tu sia serio… ognuno di noi ha bisogno di un amico con cui divertirsi.
  • Che, talvolta, tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire.
  • Che semplici passeggiate con mio padre attorno all'isolato nelle notti d'estate, quand'ero bambino, sarebbero stati miracoli per me da adulto.
  • Che la vita è come un rotolo di carta igienica… più ti avvicini alla fine, più velocemente va via.
  • Che dovremmo essere contenti per il fatto che Dio non ci da tutto quel che gli chiediamo.
  • Che i soldi non possono acquistare la classe.
  • Che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare.
  • Che sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato.
  • Che il Signore non ha fatto tutto ciò in un giorno solo. Cosa mi fa pensare che io potrei?
  • Che ignorare i fatti non cambia i fatti.
  • Che quando progetti di prenderti la rivincita su qualcuno, stai solo facendo in modo che quella persona continui a ferirti.
  • Che l'amore, non il tempo, guarisce tutte le ferite.
  • Che per me il modo più semplice di crescere, come persona, è circondarmi di gente più abile di me.
  • Che ogni persona che incontri merita d'essere salutata con un sorriso.
  • Che non c'è niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini e sentire il loro respiro sulle tue guance.
  • Che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori.
  • Che la vita é dura, ma io sono più duro.
  • Che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu.
  • Che se dai rifugio all'amarezza, la felicità attraccherà da qualche altra parte.
  • Che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse.
  • Che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare.
  • Che un sorriso è un modo non costoso di valorizzare i tuoi sguardi.
  • Che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa farci.
  • Che quando tuo nipote neonato tiene il tuo mignolo nel suo piccolo pugno, sei agganciato per tutta la vita.
  • Che chiunque vuole vivere sulla vetta della montagna, tutta la felicità e la crescita si trovano mentre la si scala.
  • Che è meglio dare consigli in due sole circostanze: quando sono richiesti e quando c'è pericolo di morte.
  • Che meno tempo ci lavoro, più cose mi trovo fatte.

(Andy Rooney)