24 novembre 2008

Lo sconto…


La prima della Scala a 12 euro? Non è uno scherzo. A questo prezzo si può assistere, in diretta, ma in uno dei 17 multiplex Warner Village d’Italia, all’esclusivo spettacolo. Sul sito (www.warnervillage.it) si sceglie il cinema più vicino e si prenota. È l’iniziativa La grande opera: prossimo appuntamento il 18 dicembre con l’Aida di Verdi dal Teatro Massimo di Palermo.

Fonte: VANITY FAIR N.47 – 26 NOVEMBRE 2008

20 novembre 2008

Libertà


Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare se il prezzo fosse la libertà [...] Ma la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero. [...] Questa non è la libertà che intendo io.

Sandro Pertini - VII Presidente della Repubblica Italiana

16 novembre 2008

IL VANGELO SECONDO PILATO


Di Eric-Emmanuel Schmitt
Con Glauco Mauri e Roberto Sturno
Adattamento Glauco Mauri
Traduzione Stefania Micheli
Con Marco Blanchi
Regia Glauco Mauri

Eric-Emmanuel Schmitt in una decina d'anni è diventato uno degli autori francesi più letti e più rappresentati al mondo. Per il teatro, tra le numerose opere, ricordiamo: Il visitatore, Il libertino e Variazioni enigmatiche, quest'ultimo testo rappresentato dalla Compagnia Mauri-Sturno con grandissimo successo per due intere stagioni teatrali.
Il vangelo secondo Pilato è nato come romanzo e dopo un eccellente successo editoriale Schmitt ne ha fatto una versione teatrale in due parti: la prima, La notte degli ulivi - Confessione di un condannato a morte la sera del suo arresto è prologo e antefatto della seconda, Il vangelo secondo Pilato. A Parigi, lo spettacolo ha riscosso uno straordinario successo di pubblico e di critica.


Sulla collina degli Ulivi, qualche ora prima del suo arresto, Gesù si domanda come ha fatto ad arrivare a questa notte fatale. È davvero lui il Messia? La Galilea pullulava di falsi Messia e Gesù, poche ore prima di essere arrestato, nell'orto degli ulivi dice: "tra qualche ora si saprà se sono davvero il Figlio di Dio o se ero solo un pazzo. Uno di più. Uno dei tanti." È la struggente testimonianza di un uomo che sa di dover morire il giorno dopo e rivive, fin dalla sua infanzia, il suo meraviglioso percorso umano. Una storia arciconosciuta raccontata da un punto di vista originale: è Gesù stesso che da uomo si interroga e dubita della sua natura divina, che ha paura. Non si vuole imporre una verità ma scoprire un'ipotesi sull'esistenza terrestre di Cristo, la sua eccezzionale umanità e la sua palpabile grazia.

Il secondo atto è l'indagine che Pilato compie sulla scomparsa del corpo di Gesù. L'ultimo giorno della Pasqua ebrea, Pilato viene a conoscenza che Gesù, lo stregone di Nazareth, è scomparso dalla sua tomba. Per evitare che il furto sia strumentalizzato politicamente contro Roma, Pilato cerca di ritrovare il cadavere. Ma Gesù riappare, vivo! Con un'accanita, razionale volontà di mettere a tacere le voci di una pretesa resurrezione, Pilato comincia che ha il ritmo e il sapore di una vicenda poliziesca, con colpi di scena drammatici venati spesso di una feroce ironia. Gesù è veramente morto sulla croce o era ancora vivo quando l'hanno deposto? E se era morto, è veramente resuscitato dimostrando così di essere il Messia? (TEATRO IN TASCA - Supplemento de La Nazione)



Via della Pergola, 18/32 - Firenze
DAL 18 AL 23 NOVEMBRE 2008



Di Eric-Emmanuel Schmitt
Edizioni San Paolo
€ 14,50


Lo consiglio perchè: è una meditazione, un interrogativo, una commossa poesia sull’uomo Gesù.

9 novembre 2008

Addio MAMA!






Il mio nome è Zensile Makeba Qgwashu Nguvama Yiketheli Nxgowa Bantana Balomzi Xa Ufnu Ubajabulisa Ubaphekeli Mbiza Yotshwala Sithi Xa Saku Qgiba Ukutja Sithathe Izitsha Sizi Khabe Singama Lawu Singama Qgwashu Singama Nqamla Nqgithi.

Il motivo di questa lunghezza è che ogni bambino prende il nome di tutti i suoi antenati maschi. Spesso il primo nome è seguito da una o due parole, che dicono qualcosa del carattere della persona; questo fa si che un vero nome africano sia una specie di storia.

Fonte: Time - 29 Febbraio 1960

7 novembre 2008

DA REMBRANDT A VERMEER. VALORI CIVILI NELLA PITTURA FIAMMINGA E OLANDESE DEL ’600


11 novembre 2008 – 15 febbraio 2009

A cura di Bernd Lindemann, direttore della Gemäldegalerie


La Fondazione Roma porta nella capitale gli artisti del Secolo d'Oro dei Paesi Bassi. Da novembre in mostra a Roma al Museo Fondazione Roma

La Fondazione Roma, presieduta dal Prof Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, organizza, presso il proprio spazio espositivo - dall'11 novembre 2008 al 15 febbraio 2009 - la mostra Da Rembrant a Vermeer. Valori civili della pittura fiamminga e olandese del '600.

La rassegna, rappresentativa del "Secolo d'Oro" dell'arte fiamminga ed olandese, vuole indagare lo sviluppo del genere degli interni domestici dedicati all'intimità familiare, testimonianza del rinnovato contesto sociale e dei valori civili dell'Olanda del Seicento.

Per la prima volta in Italia sarà finalmente possibile ammirare una ricca selezione di opere appartenenti alla più importante collezione al mondo di dipinti fiamminghi e olandesi del XVII secolo, quella della Gemäldegalerie di Berlino, composta da capolavori quali Il cambiavalute di Rembrandt a la Ragazza col filo di perle di Vermeer.

Attraverso i 55 capolavori esposti i visitatori avranno l'opportunità di conoscere l'arte e la cultura delle Fiandre e dell'Olanda durante il loro "Secolo d'Oro". Il percorso evidenzia l'alto grado di sviluppo raggiunto dalla cultura pittorica dell'arte olandese in un periodo storico caratterizzato da cambiamenti significativi a livello culturale, politico, economico e religioso. Allo stesso tempo chiarisce quanto radicate e profonde fossero, negli stessi anni, le differenze tra l'Italia e i Paesi Bassi nell'estetica e nella realtà sociale, pur esistendo dei parallelismi dovuti all'influenza che l'arte italiana ebbe in artisti come Rubens o Van Dyck. (Museo del Corso)



Museo del Corso
ROMA, Via del Corso, 320
Tel: 0667862098
Fax: 0663749204
info@museodelcorso.it


METROPOLITANA: linea A - uscita Spagna/ uscita Barberini
AUTOBUS: 52 - 53 - 61 - 71 - 85 - 160 (P.zza S. Silvestro);
62 – 63 - 81 - 492 - 590 - 628 (Via del Corso/ Minghetti – P.zza Venezia).

5 novembre 2008

L’alba di una nuova era… YES, WE CAN!


Crediamo nella politica del cinismo o nella politica della speranza?
Non parlo di cieco ottimismo. Parlo di qualcosa di più concreto.
La speranza degli schiavi riuniti attorno a un falò a cantare canzoni di libertà.
La speranza degli immigrati partiti da spiagge lontane.
La speranza di un giovane ufficiale di Marina che pattuglia il delta del Mekong.
La speranza di un figlio di operai che osa sfidare il destino.
La speranza di un ragazzino magro e dal nome strano,
convinto che l'America abbia un posto anche per lui. L'audacia della speranza!

Discorso di Barack Obama alla Convention democratica di Boston, 2004


Fonte: VANITY FAIR N.45 - 12 NOVEMBRE 2008