31 dicembre 2008

Anno vecchio - Anno nuovo


L'anno vecchio se ne va, e mai più ritornerà,
io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze,
di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze,
e gli ho detto: "Porta via! questa è tutta roba mia".

Anno nuovo, avanti avanti,
ti fan festa tutti quanti,
tu la gioia e la salute porta ai cari genitori,
ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori,
d'esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto

BUON 2009 A TUTTI!

28 dicembre 2008

QUEL CHE RESTA DI MIO MARITO


INTERPRETATO DA
Jessica Lange, Joan Allen, Kathy Bates,
Tom Skerritt, Christine Baranski, Victor Rasuk,
Tom Amandes, Tom Wopat

DIRETTO DA
Christopher N. Rowley

GENERE
Commedia

DURATA
93 minuti


Tre amiche, una vecchia Cadillac decappottabile e una missione molto speciale: è l’inizio di una commedia on the road tutta al femminile, affidata a un cast d’eccezione che vede insieme per la prima volta tre delle più grandi attrici del cinema americano, il due volte premio Oscar Jessica Lange, il premio Oscar Kathy Bates e la candidata all’Oscar Joan Allen. Tra risate, confidenze, litigi e incontri avventurosi, la lunga corsa delle protagoniste verso la California diventa un viaggio alla scoperta di una nuova vita e di una libertà che sembravano aver dimenticato.


Arvilla Holden (Jessica Lange) ha appena perso suo marito, Joe, dopo vent’anni di matrimonio e di intesa perfetta. Quando l’odiosa figliastra Francine reclama le ceneri del padre (che Arvilla ha promesso di spargere al vento), minacciando altrimenti di toglierle la casa, la donna accetta di mettersi in viaggio per la California, portandosi dietro l’urna di Joe. A bordo di una Cadillac Bonneville rossa fiammante le fanno compagnia le sue migliori amiche, Margene e Carol (Kathy Bates e Joan Allen), che decidono di non lasciarla sola in questa avventura.


Se per Carol, la più timida, si tratta di una delle rare occasioni di separarsi dal marito e dai figli, Margene è ancora single e sprizza entusiasmo e ironia: così, mentre le tre donne attraversano i grandi spazi aperti dell’America, quello che sembrava dover essere un viaggio malinconico diventa l’occasione per tornare ad assaporare la libertà di un tempo e le gioie dell’amicizia. A rendere il tragitto ancora più ricco di sorprese sono gli incontri con il giovane autostoppista Bo (Victor Rasuk), e con il prestante Emmett (Tom Skerritt), camionista e gentiluomo che si lancia nel corteggiamento di Margene, con esiti imprevedibili.


Tra piacevoli deviazioni, incidenti di percorso e una puntata a Las Vegas in cui anche Carol si lascia andare all’euforia del momento, la missione è finalmente compiuta e Arvilla consegna le ceneri di Joe in tempo per il funerale. Se non fosse che una nuova sorpresa attende tutti proprio durante la cerimonia… (Teodora Film)


Lo consiglio perché: la vita, come ci insegnano le tre protagoniste, può riservare sorprese in qualsiasi momento a chi è capace di cogliere la bellezza e lasciarsi stupire.

18 dicembre 2008

Ai Grandi della Terra


Vi chiediamo, per questo Natale,
che gli eserciti non sparino più,
che non si debba più fuggire
da un campo all'altro impauriti,
che non si sia più rapiti
per diventare ragazzi-soldato,
che nessuno venga
di notte e abusi di noi,
che non si debba essere bambini
di strada perché
non si ha una famiglia,
che nessuno ci picchi
o ci maltratti o pensi
che siamo stregoni.
Vi regaliamo tutto l'oro,
i diamanti, il rame
e il coltan della nostra terra.
In cambio vogliamo poter ridere
felici, giocare, andare a scuola
tutti i giorni, ricevere la carezza
di una mamma.
Se è vero che esiste la Pace,
noi la vogliamo.
E vogliamo un futuro di Pace.

(I piccoli di Goma)


Fonte: VANITY FAIR N. 51 - 31 DICEMBRE 2008

14 dicembre 2008

Nobel per la pace a Ingrid Betancourt

CONTINUA LA RACCOLTA DI FIRME PER FARE AVERE A INGRID BETANCOURT IL NOBEL PER LA PACE

Liberacittadinanza ed il comitato “ConIngridBetancourt” uniscono le proprie forze per raccogliere il maggior numero di firme.

Libera dopo più di 6 anni di prigionia in condizioni di estrema privazione e sofferenza, Ingrid Betancourt ha parole di pietà per i suoi carcerieri e ci manda questo messaggio:


Photo from AP Photo by Fernando Llano

“Voglio essere libera dall’odio e dalla vendetta”


Al di là di qualsiasi idea politica, chiediamo anche a voi di sostenere la sua candidatura al Premio Nobel per la Pace.



Ingrid Betancourt ha continuato a lottare per la difesa dei diritti umani pur sapendo che sarebbe stata uccisa o sequestrata e che avrebbe potuto non rivedere mai più i suoi figli.

L’ex senatrice colombiana ha rinunciato alla sua vita di agiatezza, ha messo al sicuro i propri figli vivendo lontano da essi per inseguire un sogno, costruire una Colombia più giusta, meno corrotta dove si potesse vivere in pace. Nel 2002 durante la campagna elettorale si è recata in una zona della Colombia dimenticata dai politici perché territorio delle Farc. Ingrid voleva portare il suo messaggio di speranza agli “ultimi”, la gente dimenticata dai politici, una mossa che le è costata cara.


La sua liberazione è stato un evento mediatico che ha coinvolto il mondo intero. La sua scarcerazione è anche l’esempio concreto dell’efficacia che può avere la mobilitazione internazionale attorno ad una vicenda. Nel corso di questi 6 anni le iniziative a sostegno di Ingrid Betancourt si sono moltiplicate, cittadinanze onorarie, fiaccolate, marce, premi. Poi è vero, alla fine è stato un commando militare a liberarla, però ricordiamoci che è stata la pressione internazionale a tenere Ingrid in vita.


Adesso Ingrid Betancourt è tornata fra noi ed ha già dichiarato di non provare rancore verso i suoi sequestratori, né odio, né vendetta. Vuole solo lavorare per la pace del suo paese, la Colombia. Un paese che vive da oltre quarant’anni in guerra, una guerra silenziosa che ha reso la Colombia il paese più pericoloso al mondo in cui vivere. Ecco perché noi vogliamo sostenere la sua candidatura al Nobel per la Pace: perché nessuno più di lei si potrà impegnare per liberare gli altri ostaggi e conferirle il Nobel significherà legittimare maggiormente la sua missione.




12 dicembre 2008

SI PUÒ FARE


Regia: Giulio Manfredonia
Sceneggiatura: Fabio Bonifacci, Giulio Manfredonia
Musiche: Pivio & Aldo De Scalzi
Fotografia: Roberto Forza
Montaggio: Cecilia Zanuso
Scenografia: Marco Belluzzi
Costumi: Maurizio Millenotti

Gigio: Andrea Bosca
Sara: Anita Caprioli
Nello: Claudio Bisio
Luca: Giovanni Calcagno
Dottor Federico Furlan: Giuseppe Battiston

Anno: 2008
Nazione: Italia
Distribuzione: Warner
Durata: 111 min
Genere: commedia

A Milano nei frizzanti anni Ottanta, Nello è un sindacalista, ha forti valori etici ma è appassionato di modernità, terziario, mercato: troppo avanti per quegli anni, viene allontanato dal sindacato e mandato in una cooperativa di ex malati mentali appena dimessi dai manicomi per la legge Basaglia. Nello si ritrova così in una cooperativa di "picchiatelli" che non sanno fare nulla e vivono di lavori assistenziali. Tuttavia lui crede nella dignità del lavoro e, contro il parere degli psichiatri, cerca di spingerli ad imparare un mestiere: montare parquet. In questo è sostenuto anche da Sara con la quale ha da tempo una relazione sentimentale intensa ma turbolenta. (Trovacinema – Repubblica)



Lo consiglio perché: è un film generoso ed emozionante, scorrevole, di quelli capaci di commuovere e divertire, inducendo alla riflessione… con un Bisio da OSCAR!

5 dicembre 2008

Falso progresso...


[…] Vince Luxuria e la gente si illude che sia sintomo di progresso sociale quando, scusate questo attimo di serietà, l’altro ieri notte dei ragazzini accoppavano una trans a Roma e davano fuoco a un barbone a Rimini, tanto pe’ giocare! […]

1 dicembre 2008

MAR NERO


Di Federico Bondi

Sceneggiatura di Federico Bondi e Ugo Chiti

Direttore della fotografia: Luigi Martinucci

Cast: Ilaria Occhini, Dorotheea Petre, Vlad Ivanov,Maia Morgenstern, Corso Salani

Due donne vivono insieme, nella stessa casa, alla periferia di Firenze. Gemma è un’anziana da poco rimasta vedova. Angela, la badante, è una giovane rumena da pochissimo in Italia. Entrambe sole, si cercano inconsapevolmente, e, giorno dopo giorno, si schiudono l’una all’altra; Gemma rivede nella vicenda di Angela la sua gioventù nell’Italia del dopoguerra e rivive, attraverso la determinazione della ragazza a mettere da parte i soldi per avere un bambino, la sua vita fatta di sacrifici per far studiare il figlio Enrico. Angela e Gemma, inizialmente così diverse, si scoprono simili e si legano in un rapporto apparentemente idilliaco. Finché non irrompe, violento, un tragico imprevisto: il marito di Angela, rimasto in Romania, scompare. La ragazza vorrebbe partire alla sua ricerca ma Gemma, con l’egoismo tipico della vecchiaia, non vuole rinunciare a lei e ritrovarsi ancora sola. Gemma, però, è anche una donna dal cuore grande e Angela ha saputo risvegliare con la sua voglia di vivere le ultime emozioni che la vita le riserva. Accade così l’imprevedibile: non sarà Angela a restare, ma Gemma a partire con lei. In un’avventura "on the road" fuori tempo massimo, le due donne si ritrovano in Romania, alla foce del Danubio, ognuna alla ricerca della propria verità. (KAIROS FILM)


Lo consiglio perché: è un film rigoroso, emozionante, con dentro un gran desiderio di vita, sulla storia di due solitudini destinate a sciogliersi l’una nell’altra.