10 giugno 2008

IL FASCIOCOMUNISTA


Di Antonio Pennacchi
MONDADORI
€ 17,00


Accio Benassi nel 1962 ha dodici anni. È in seminario. Deve farsi prete. Quando c'è entrato sognava di diventare missionario ed essere mangiato dai cannibali. Ma adesso s'è stufato, vuole tornare a casa, a Latina. Lì però non lo accolgono con la banda, come si aspettava lui. In famiglia sono troppi e non c'è spazio: sette tra fratelli e sorelle, più padre operaio e madre manesca. Rompe gli equilibri, comincia a litigare con tutti e diventa, appunto, Accio, il disturbatore della quiete. Scappa di casa, non va più a scuola, s'iscrive al Msi. Gira con la catena sotto l'impermeabile, entra ed esce dalla questura. Non riesce ad avere una donna, conosce una ragazza di Milano e se ne innamora. Lo espellono dal Msi, entra nel Movimento Studentesco, partecipa alle prime occupazioni all'università, diventa maoista. Accio Benassi è un personaggio come da tempo non se ne vedevano nella letteratura italiana: ribelle, attaccabrighe, goffo, innamorato, illuso, ingenuo, disubbidiente, sentimentale, arruffapopoli. (Mondadori)


Lo consiglio perché: il ritmo incalzante e la scrittura secca, infarcita di espressioni dialettali, la miriade di personaggi raccontati con umanità ed ironia, lo rendono uno dei migliori romanzi di questi ultimi anni.

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