5 giugno 2008

Le Frasi Celebri di Giulio Andreotti

  • A pensar male del prossimo si fa peccato, ma ci si indovina.
  • Il potere logora chi non ce l’ha.
  • Il vero giudizio viene dal basso.
  • Non ho vizi minori.
  • Mi dicono che quando gli riferivano di un sacerdote in crisi, Pio XI domandava come si chiamasse la signora.
  • Mi permetta Santità ma lei non conosce il Vaticano.
  • La cattiveria dei buoni è pericolosissima.
  • Ho la coscienza di essere di statura media, ma se mi giro attorno non vedo giganti.
  • Ho il vantaggio di appartenere sia al Vecchio che al Nuovo Testamento.
  • Io non ho programmi personali, ma aspirazioni. Anzi, una sola aspirazione: quella di morire in grazia di Dio, il più tardi possibile.
  • Le sentenze dei giudici non si discutono. Si appellano.
  • La dittatura più difficile a odiarsi è la propria.
  • Spiegare l’Italia agli stranieri non è sempre facile. Dai noi i treni più lenti si chiamano accelerati e Il Corriere della Sera esce al mattino.
  • A parte le guerre puniche mi hanno attribuito veramente tutto.
  • Non bisogna mai lasciare tracce.
  • È stato giustamente detto che l’italiano che ha realizzato di più fu Cristoforo Colombo che non sapeva dove andava ed ignorava dove fosse arrivato. Non è un esempio da imitare ma forse una ragione di conforto.
  • Se è vero che un cristiano deve porgere l’altra guancia, è anche vero che il Signore, con molta intelligenza, di guance ce ne ha date soltanto due.
  • Non ho mai creduto che sia possibile distinguere gli uomini in due categorie, angeli e diavoli. Siamo tutti medi peccatori.
  • Sappiamo dal Vangelo che quando fu chiesto a Gesù che cosa fosse la verità, lui non rispose.

Fonte: Lucky Red Film e Cinema

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